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Report finale del progetto"L'aiuto chef in sala e cucina"


Si è concluso il progetto"L'aiuto chef in sala e cucina". CDC è stata capofila del progetto, EBTT soggetto partner e Federalberghi Grosseto soggetto sostenitore. Il progetto biennale prevedeva anche un'attività di stage.

Ammessi gli esami finali 12 partecipanti e tra questi 10 hanno conseguito la qualifica e 2 la certificazione delle competenze

Il progetto ha risposto a diversi ordini di problematiche:
1 - bisogni formativi/scelte dei giovani drop-out, funzionali alla professionalizzazione e all’occupabilità, su un profilo professionale culturalmente “stabile” come quello dell’operatore della ristorazione, in grado di facilitare il recupero dell’autostima e della motivazione ad apprendere a ragazzi che, per vari motivi, percepiscono come “fallimentare” l’esperienza scolastica pregressa.

2 - Restituire la motivazione alla formazione e allo studio a giovani che, con l’abbandono scolastico, rischiano di presentarsi sul mercato del lavoro senza un titolo di studio o una qualifica, operando anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie, per restituire fiducia nelle potenzialità di crescita educativa e formativa dei ragazzi.

3 - Operare per far sì che l’utente entri senza difficoltà in un percorso di orientamento finalizzato a valorizzare le competenze pregresse, allo scopo di riaffermare la serietà della formazione e la novità della proposta. Si inducono i concetti di fine, autonomia, capacità produttiva, legame con la realtà del lavoro, progetto personale. In una seconda fase, attraverso la varietà formativa della proposta, la sua adeguatezza ai tempi, la sua velocità e il suo essere catalizzatore delle potenzialità creativo/espressive, si è introdotto l’elemento di novità dell’impianto formativo, costruito ed erogato in una prospettiva di individualizzazione dei percorsi, di presa in carico delle esigenze, temi fondamentali del fare formazione, soprattutto nel caso di ragazzi “fuoriusciti” dal sistema scolastico.

4 - Sostenere i partecipanti nel portare a termine un percorso di qualifica professionale: orientatori e docenti rappresentano un punto fermo per l’utenza, dunque competenza, disponibilità, interdisciplinarietà, flessibilità, efficienza sono elementi determinanti. La loro espressione facilita l’utenza ad avere fiducia nel percorso svolto, coadiuvando lo sviluppo della capacità di far fronte positivamente alla situazione di incertezza e transizione che caratterizza la loro attuale esperienza formativa. Per mantenere sereno il suo percorso di insegnamento il formatore deve essere in grado quindi di prevedere i bisogni, accogliere le richieste, adeguare le prestazioni ai bisogni, e consolidare le potenzialità dell’utente.

5 - Offrire servizi formativi di alta qualità tecnico-professionale, contando che sia proprio dalla costruzione delle competenze, che si possa ripristinare la motivazione alla frequenza di un percorso formativo, oltre che dare un senso all’etica della professione.

6 - Sviluppare competenze performative all’attuale realtà occupazionale del settore, sottoposto a rapidi cambiamenti di moda e tendenze, sottoposto ad una forte pressione competitiva, incentivando le capacità di apprendere ad apprendere, la creatività e la passione individuale.